venerdì 22 novembre 2019

Vendetta, la punizione che ti autoinfliggi

Cos’è la Vendetta? Sicuramente non lo spiegherò in questo breve articolo metaforico, tutti sappiamo in cosa consiste, quel qualcosa che scaturisce in seguito a sofferenze causate da altri. 

Chi vuole Vendetta, vuole far provare la stessa sensazione a colui che l’ha fatto soffrire, in alcuni casi per regolare i conti.


Una nota citazione di Francis Bacon dice:
“Di certo, nel vendicarsi, un uomo è soltanto pari al suo nemico, ma ignorandolo gli è superiore poiché perdonare è da principe.”
Sicuramente non c’è nulla di più giusto, la citazione non fa una piega, la vendetta è sicuramente quel qualcosa che ti rende anche peggio del tuo stesso nemico.
Ignorare? Si va bene pure quello.
Perdonare? Beh li casca l’asino, se ci riesci è un bene ma non sempre il perdono è una cosa facile da applicare, anche a volerlo, molti riescono a perdonare solo con la ragione, ma mai con il cuore, è quasi impossibile, come lo è stato per me.

Discesa all’inferno



Il torto subito fu lento e doloroso,
fu preparato con sottigliezza, aveva il profumo del veleno e le sembianze di una vittima.
Percepivo tutto, e tutto per me era evidente.
Venne il giorno in cui dissi basta, ma ormai era troppo tardi,
dentro di me echeggiavano solo le voci dei demoni, 
quelli che avevo creato, quelli che avevo alimentato per lungo tempo.
Fu allora che decisi di andare giù all’Inferno,
li cominciai  a forgiare le armi più letali e diaboliche che la mente umana abbia mai creato,
pensate ad arte, erano perfette, infallibili,
partorite con il solo scopo di distruggere e portare sofferenza inimmaginabile alla “vittima”.
Ero diventato scomodo anche al Diavolo,
cosa avrebbe dovuto farsene il Signore degli Inferi di un’anima che lo batteva in cattiveria?
Finite di forgiare le diaboliche armi , non scelsi subito di ritornare in superficie per attuare la vendetta,
scelsi di rimanere ancora giù, per molto tempo, dentro le fiamme, 
volevo alimentare ancora rabbia, sete di rivincita, accarezzavo e coccolavo il continuo aumento di odio,
dovevo essere crudele, e lo dovevo essere al massimo.
Poi venne il giorno,
ero pronto, traboccavo di rabbia e odio, l’inferno mi guardava stupito.
Cominciai a risalire su per le scale, quelle che portavano in superficie,
dietro di me lasciavo solo fiamme e catrame, ne ero fiero.
Finalmente giunsi in superficie, diretto verso la mia vittima.
Ora l’avevo davanti, il momento tanto atteso era giunto,
stavo sferrando il primo colpo, immateriale si, ma molto letale per la vittima,
ma a quel punto qualcosa cambiò, non so cosa accadde di preciso , 
in un’istante davanti a me vidi solo una persona debole, impaurita, 
che cercava di celarsi al mondo per le stronzate fatte,
 falsa per cercare di proteggersi.
In un’istante svanì la voglia di colpire quell’anima che per lungo tempo sognavo di distruggere.
Stranamente non avevo più sete di vendetta, anzi, il solo pensiero mi disturbava.
Riposi le mie diaboliche armi, fissai quell’anima dritta negli occhi, non dissi nulla, 
avevo capito che mi sarei solo autoinflitto una punizione per le colpe di qualcun altro.
L’essenza della vendetta si era già vendicata al posto mio di quell’anima inutile.

Occhio per occhio servirà solo a rendere tutto il mondo cieco.

(Mahatma Gandhi)

testo trovato nel web

lunedì 11 febbraio 2019

Frasi e citazioni sulla donna


Una donna indossa le sue lacrime come gioielli.
(Anonimo)
Le incantevoli forme femminili complicano in modo terribile le difficoltà e i pericoli di questa vita terrena, soprattutto per i loro proprietari.
(George du Maurier)
Se una donna è così attraente quando ti incontra, chi se ne frega se è arrivata in ritardo
(JD Salinger)
Non nego che alcune donne siano stupide; Dio Onnipotente le ha fatte per vivere insieme agli uomini.
(George Eliot)
Se le donne sono frivole è perché sono intelligenti a oltranza.
(Alda Merini)
Lasciamo le belle donne agli uomini senza fantasia.
(Marcel Proust)
La donna è come una bustina di tè, non si può dire quanto è forte fino a che non la si mette nell’acqua bollente.
(Eleanor Roosevelt)
L’intuizione di una donna è molto più vicina alla verità della certezza di un uomo.
(Rudyard Kipling)
Le donne non sono una fauna speciale e non capisco per quale ragione esse debbano costituire, specialmente sui giornali, un argomento a parte: come lo sport, la politica e il bollettino meteorologico
(Oriana Fallaci)
Sto fatto che dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna mi sembra una gran cretinata. E’ la solita storia che puzza di mancia, di gratifica natalizia, di carità, di bel gesto nei confronti di noi donne, esseri inferiori. Io mi sono rotta leggermente le palle. E dietro una grande donna c’è sempre chi o cosa? Solo se stessa, temo.
(Mina)
Il nemico più grande della donna è la donna stessa. Non riusciamo a sfilarci da sotto il calcagno dello schiavismo del maschio. Stiamo facendo la caricatura della femmina per cercare di andare insensatamente incontro ai supposti desideri della controparte. Tira qui, molla là, botulini, filler, acidi ialuronici, plastiche additive e delizie di questo tipo. Si vedono in giro donne con la faccia di Fantomas e il seno della Saraghina. Più oggetto di così si muore.
(Mina)
Più che l’8marzo, andrebbe festeggiato il giorno in cui gli uomini smetteranno di credere a quella storiella della costola di Adamo.
(Cicciogià, Twitter)
“Donne è bello”. Affermativo. Uomo è facile, ma donne è bello. Era l’elogio della complessità, la glorificazione della differenza. Uomo è potenza, ma donne è bello. Era la rivendicazione di quella nostra muscolatura interiore, così magnificamente allenata dalla sofferenza, da renderci forti.
(Lidia Ravera)
Ci avete dato la vita, è nostro dovere di maschietti restituirvela, in piccole rate di 1440 minuti al giorno. L’interesse, in questo caso, è reciproco. A tutte voi donne, un bacio con profonda riconoscenza.
(Mauroemme)
Ciò che Dio non può più fare, una donna, a volte, lo può fare.
(Daniel Pennac)
Certo che Dio ha creato l’uomo prima della donna. Si fa sempre una bozza prima del capolavoro finale.
(Anonimo)
Essere donna è così affascinante. È un’avventura che richiede tale coraggio, una sfida che non annoia mai
(Oriana Fallaci)
Se vuoi che venga detto qualcosa chiedi a un uomo, se vuoi che venga fatto qualcoasa, chiedi a una donna.
(Margareth Tatcher)
Le donne hanno solo una piccola idea di quanto gli uomini le odiano.
(Germaine Greer)
E’ mai esistito qualcuno così maltrattato, così vilipeso, così insultato, tanto ingiustamente e crudelmente calpestato come noi donne?
(Jane Anger)
Le donne parlano due lingue – uno dei quali è verbale.
(William Shakespeare)
Mi aspetto che la donna sarà l’ultima cosa civilizzata dall’uomo.
(George Meredith)
Non è vero che non si possa vivere senza una donna. È vero soltanto che senza una donna non si può aver vissuto.
(Karl Kraus)
Riuscite ad immaginare un mondo senza uomini? Nessun crimine e un sacco di donne grasse e felici.
(Nicole Hollander)
La donna uscì dalla costola dell’uomo, non dai piedi per essere calpestata, non dalla testa per essere superiore ma dal lato, per essere uguale, sotto il braccio per essere protetta, accanto al cuore per essere amata.
(William Shakespeare)
Dopo le ferite, ciò che le donne fanno meglio è il bendaggio.
(Jules Barbey d’Aurevilly)
Non c’è un Mozart donna, ma neanche un Jack lo Squartatore donna.
(Camille Paglia)
Un uomo durante un appuntamento si chiede se avrà fortuna. Una donna già lo sa.
(Monica Piper)
Il compito di noi donne è di innalzare la razza umana. Gli uomini devono cercare di raggiungerci. E ne hanno ancora per circa un milione di anni.
(Roseanne Baer)
Non è mai esistito un grande uomo che non abbia avuto una grande madre.
(Olive Schreiner)
Le curve di una donna: la più bella distanza tra due punti.
(Mae West)
Sulla scena facevo tutto quello che faceva Fred Astaire, e per di più lo facevo all’indietro e sui tacchi alti.
(Ginger Rogers)
Le donne: non le vedi mai sedersi su una panchina con l’avviso “Verniciata di fresco”. Hanno occhi dappertutto.
(James Joyce)
Le donne che hanno cambiato il mondo non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla se non la loro intelligenza.
(Rita Levi Montalcini)
Qualsiasi cosa facciano le donne devono farla due volte meglio degli uomini per essere apprezzate la metà.
Per fortuna non è una cosa difficile!
(Charlotte Witton, sindaco di Ottawa)
Oggi esistono pochi lavori che richiedono necessariamente un pene e una vagina. Tutti gli altri dovrebbe essere aperti a tutti.
(Florynce Kennedy)
L’uomo gode della felicità che prova, la donna di quella che dà.
(Pierre-Ambroise-François Choderlos de Laclos)
Le donne non sanno cosa vogliono ma sanno benissimo come ottenerlo.
(Anonimo)
Non lasciare mai che un uomo metta qualcosa sopra di te… se non, forse, il suo ombrello.
(Mae West)
E’ difficile essere donna.
Devi pensare come un uomo,
Comportarti come una signora,
Sembrare una ragazzina,
E lavorare come un mulo.
(Anonimo)
Le donne non sono mai così forti come quando si armano della loro debolezza.
(Marie de Vichy)
Le donne sostengono la metà del cielo.
(Proverbio cinese)
Quando le donne sono depresse mangiano o fanno shopping. Gli uomini invadono un’altra nazione.
(Elayne Boosler)
La guerra non appartiene alla storia della donna.
(Virginia Wolf)
Le donne hanno paura dei topi e degli omicidi, e di molto poco in mezzo.
(Mignon McLaughlin)
Dobbiamo fare attenzione in questa epoca di femminismo radicale a non dar rilievo a una parità dei sessi che conduca le donne a imitare gli uomini per dimostrare la propria uguaglianza. Essere pari non significa essere identici.
(Eva Burrows)
L’uomo che dice male delle donne dice male di sua madre.
(Carlo Dossi)
I vantaggi di essere donna:
1) puoi cazziare a destra e a manca e dare la colpa al ciclo;
2) la tua autostima non dipende da un righello;
(kikka75f, Twitter)
Le donne hanno le palle.
E’ solo che le hanno un po’ più in alto, tutto qui.
(Joan Jett)
Mostratemi una donna che non si sente colpevole e io vi mostrerò un vero uomo.
(Erica Jong)
Troppo basta qualche volta alle donne.
(Edmond e Jules de Goncourt)
Le donne sono una vite su cui gira tutto.
(Lev Tolstoj)
E ovviamente gli uomini conoscono qualunque cosa, tranne le cose che le donne conoscono meglio di loro.
(George Eliot)
Dio creò prima l’uomo, e poi la donna. Del resto si, sbagliando si impara.
(Anonimo)
Per inciso, vorrei anche dire che la prima volta che Adamo ebbe la possibilità diede la colpa a una donna.
(Nancy Astor)
Le donne hanno un unico difetto, a volte si dimenticano di quanto valgono.
(Anonimo)
Per tutte le violenze consumate su di Lei,
per tutte le umiliazioni che ha subito,
per il suo corpo che avete sfruttato,
per la sua intelligenza che avete calpestato,
per l’ignoranza in cui l’avete lasciata,
per la libertà che le avete negato,
per la bocca che le avete tappato,
per le ali che le avete tagliato,
per tutto questo:
in piedi, Signori, davanti ad una Donna.
(William Shakespeare)
Non fosse la donna
il giorno sarebbe senz’albore;
non stella avrebbe
e rugiada la notte; non acqua
o fil d’erba la terra.
Senza cielo sul capo si andrebbe.
(Camillo Sbarbaro)
Quando si appartiene a una minoranza bisogna essere migliori per avere il diritto di essere uguali.
(Christian Collange)
Noi donne rappresentiamo il 50% della popolazione e le madri dell’altro 50%. Cari uomini, guardatevi intorno: ci sono donne dappertutto. Avete veramente bisogno dell’8 Marzo per ricordarvi che le donne esistono?
(Lucina Di Meco)
Basta con ‘sta festa della donna. Ammucchiamo queste benedette mimose e facciamo un falò. Ormai ci siamo emancipate. Siamo uguali agli uomini. Ci viene l’infarto anche a noi. Cosa vogliamo di più? La prostata forse? O la barba… visto che i baffi ce li abbiamo…
(Luciana Littizzetto)
Se nascerai uomo non dovrai temere d’essere violentato nel buio di una strada. Non dovrai servirti di un bel viso per essere accettato al primo sguardo, di un bel corpo per nascondere la tua intelligenza. Non subirai giudizi malvagi quando dormirai con chi ti piace.
(Oriana Fallaci)
L’intero ordine sociale… si schiera contro una donna che aspiri a raggiungere la reputazione di un uomo.
(Madame De Stael)
Se le donne in Russia possono lavorare per le ferrovie, perché non possono volare nello spazio?
(Helen Kirkpatrick, prima donna nello spazio)
Un giorno un uomo chiese al genio della lampada di renderlo più intelligente di qualsiasi altro uomo sulla terra. Il genio lo ha trasformò in una donna.
(Anonimo)
Dagli occhi delle donne derivo la mia dottrina: essi brillano ancora del vero fuoco di Prometeo, sono i libri, le arti, le accademie, che mostrano, contengono e nutrono il mondo.
(William Shakespeare)
Le donne devono pagare per ogni cosa… Ottengono più gloria degli uomini per imprese simili ma fanno più scalpore quando precipitano.
(Amelia Earhart)
Le donne hanno sempre dovuto lottare doppiamente. Hanno sempre dovuto portare due pesi, quello privato e quello sociale. Le donne sono la colonna vertebrale delle società.
(Rita Levi-Montalcini)
Potremo dire di avere raggiunto la parità tra i sessi quando donne mediocri occuperanno posizioni di responsabilità.
(Francois Giroud)
Il test per sapere se sei idonea o meno per svolgere un lavoro non dovrebbe essere la disposizione dei tuoi cromosomi.
(Bella Abzug)
La differenza tra uomini e donne? Le donne vogliono un uomo che sappia soddisfare ogni suo desiderio. Gli uomini vogliono qualsiasi donna sappia soddisfare il loro unico pensiero fisso.
(Anonimo)
E in verità, a una donna basta conoscere bene un uomo, per comprendere tutti gli altri uomini; mentre un uomo può conoscere tutte le donne e non comprenderne neanche una.
(Helen Rowland)
Mi affiderei piuttosto all’istinto di una donna che alla ragione di un uomo.
(Stanley Baldwin)
Se Dio non avesse fatto la donna, non avrebbe fatto il fiore.
(Victor Hugo)
Senza il sorriso delle donne, il mondo sarebbe eternamente buio…
(Fabrizio Caramagna)
Le donne si preoccupano sempre per le cose che gli uomini dimenticano; gli uomini si preoccupano sempre per le cose che le donne ricordano.
(Anonimo)
Essere donna è un compito terribilmente difficile, visto che consiste principalmente nell’avere a che fare con uomini.
(Joseph Conrad)
Maschi, ricordatevi: quando un giorno nella corsa della vita una donna vi busserà alle spalle non è perché è rimasta indietro, è che vi ha doppiati.
(Geppi Cucciari)
Essere donna è così affascinante. È un’avventura che richiede tale coraggio, una sfida che non annoia mai. Avrai tante cose da intraprendere se nascerai donna. Per incominciare, avrai da batterti per sostenere che se Dio esiste potrebbe anche essere una vecchia coi capelli bianchi o una bella ragazza. Poi avrai da batterti per spiegare che il peccato non nacque il giorno in cui Eva colse la mela: quel giorno nacque una splendida virtù chiamata disubbidienza. Infine avrai da batterti per dimostrare che dentro il tuo corpo liscio e rotondo c’è un’intelligenza che chiede d’essere ascoltata.
(Oriana Fallaci)
Avete sentito quel bambino nato con gli organi di entrambi i sessi? Aveva sia il pene che il cervello.
(Anonimo)
FONTE: BorderlineZ

lunedì 4 febbraio 2019

L’amore mancato


venerdì 1 febbraio 2019

Il bruco



Tutti lo prendevano in giro

Tutti lo maltrattavano

Tutti lo allontanavano

Tutti lo schifavano

Tutti ne parlavano male

“Volerò” disse il bruco

Tutti risero

Tranne la farfalla 


mercoledì 30 gennaio 2019

La cornacchia vanitosa



C’era una volta una cornacchia che si era stancata delle sue penne dai colori modesti. 

Ne desiderava altre, più belle e appariscenti. 

Ogni tanto si lamentava con le sue amiche cornacchie dell’abito scuro che indossava tutti i giorni e sognava di indossarne uno colorato ed elegante, in modo che tutti si voltassero ad ammirarla. 

Un giorno trovò per terra alcune penne di pavone dai colori splendenti, li raccolse e se ne adornò: contenta di averle trovate, si mise in mostra. 

Incontrò alcune delle sue amiche e, con grande vanità, passò in mezzo a loro: alcune risero, ma lei le disprezzava perché non capivano la sua bellezza. 

Fu così che perse l’amicizia delle sue compagne, ma la cornacchia vanitosa era talmente presa dal suo nuovo vestito che non gliene importò. 

Andò allora tra i pavoni, sperando di essere accolta come una di loro. 

Purtroppo la derisero tutti in coro e non la accolsero nel loro gruppo, perché era mezza cornacchia e mezzo pavone. 

Sconsolata decise di tornare dalle compagne di sempre, ma queste la cacciarono intimandole di tornare con i pavoni e di non farsi più vedere. 

Così la cornacchia dalle penne di pavone restò sola con la sua vanità.

dal Web

lunedì 28 gennaio 2019

Il cuore più bello del mondo



C'era una volta un giovane in mezzo a una piazza gremita di persone: diceva di avere il cuore più bello del mondo, o quantomeno della vallata. Tutti quanti glielo ammiravano: era davvero perfetto, senza alcun difetto.

Erano tutti concordi nell'ammettere che quello era proprio il cuore più bello che avessero mai visto in vita loro, e più lo dicevano, più il giovane s'insuperbiva e si vantava di quel suo cuore meraviglioso.

All'improvviso spuntò fuori dal nulla un vecchio, che emergendo dalla folla disse:

- "Beh, a dire il vero ... il tuo cuore è molto meno bello del mio."

Quando lo mostrò, avevo puntati addosso gli occhi di tutti: della folla, e del ragazzo.

Certo, il cuore del vecchio batteva forte, ma era ricoperto di cicatrici. C'erano zone dalle quali erano gli stati dei pezzi e rimpiazzati con altri, ma non combaciavano bene. Così il cuore diventava tutto bitorzoluto. Per giunta, era pieno di grossi buchi dove mancavano interi pezzi. Così tutti quanti guardati il ​​vecchio, colmi di perplessità, domandandosi come si confida che il suo cuore fosse bello.

Il giovane guardò com'era ridotto quel vecchio e scoppiò a ridere:

- "Starai scherzando ?!" - disse. "Confronta il tuo cuore con il mio: il mio è perfetto, mentre il tuo è un rattoppo di ferite e lacrime."

- "E 'vero!" - ammise il vecchio. - "Il tuo ha un aspetto perfetto, ma non farei mai cambiare il mio. Vedi, ognuna delle cose è una cosa che non mi piace il mio amore: ho staccato un pezzo del mio cuore e gliel'ho dato, e spesso ne ho ricevuto in cambio un pezzo del loro cuore, un colmare il vuoto, ma nel mio cuore. Ma, certo, ciò che dai non è mai uguale uguale a 'amore che ho condiviso.

Altre volte invece ho dato via pezzi del mio cuore a persone che non sono corrisposto: questo ti spiega le voragini. Amare è rischioso, certo, ma per quanto dolorose siano queste voragini che aperte nel mio cuore, mi ricordano sempre l'amore che ho provato anche per queste persone ... e chissà? Forse un giorno ritorneranno, e magari colmeranno lo spazio che ho riservato per loro.

Comprendi, adesso, che cos'è sia il vero amore? "

Il giovane rimase senza parole. Lacrime copiose iniziarono un rigargli il volto. Prese allora un pezzo del proprio cuore, andò incontro al vecchio, e gliel'frfrì con le mani che tremavano. Il vecchio lo accetta, lo mise nel suo cuore. Poi il vecchio prese un pezzo del suo cuore rattoppato e con esso colmò la ferita rimasta aperta nel cuore del giovane.

Ci entrava, ma non combaciava perfettamente, faceva un piccolo bitorzolo. Poi il vecchio aggiunse:

- "Se la nota musica dicesse: Non è la nota che fa la musica ... Non ci sono le sinfonie.

Se la parola dice: Non è una parola che può fare una pagina ...

Se la pietra dice: Non è una pietra che può alzare un muro ... Non c'è caso.

Se la goccia d'acqua dice: Non è una goccia d'acqua che può fare un fiume ... Non ci determinati gli oceani.

Se l'uomo dice: Non è un gesto d'amore che può rendere felici e cambiare il destino del mondo ... Non ci sono mai mai, né pace, né felicità sulla terra degli uomini ".

Dopo aver ascoltato, il mio cuore, che non è più il cuore più bello del mondo, eppure lo trovava più bello che mai: perché l'amore del vecchio ora scorreva dentro di lui.

dal WEB

domenica 27 gennaio 2019

Giornata della memoria





Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento, 

perché rubacchiavano. 

Poi vennero a prendere gli ebrei, e stetti zitto, 

perché mi stavano antipatici. 

Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, 

perché mi erano fastidiosi. 

Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, 

perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, 

e non c’era rimasto nessuno a protestare

Martin Niemöller (1892-1984)

sabato 26 gennaio 2019

Dio e la piccola anima



C’era una volta, in un luogo fuori dal tempo, una Piccola Anima 
che disse a Dio: “Io so chi sono!”
“Ma è meraviglioso! E dimmi, chi sei?” chiese il Creatore.
“Sono la Luce!”
Il volto di Dio si illuminò di un grande sorriso.
“E’ proprio vero! Tu sei la Luce.”
La Piccola Anima si sentì tanto felice, perchè aveva finalmente scoperto quello che tutti i suoi simili nel Regno avrebbero dovuto immaginare.
“Oh”, mormorò, “è davvero fantastico!”
Ben presto però, sapere chi era non fu più sufficiente.
Sentiva crescere dentro di sè una certa agitazione, 
perchè voleva essere ciò che era.
Tornò quindi da Dio e, dopo aver esordito con un:
“Ciao, Dio!” domandò: “Adesso che so Chi Sono, va bene se lo sono?”
E Lui rispose: “Intendi dire che vuoi essere chi Sei Già?”
“Beh, una cosa è saperlo, ma quanto a esserlo veramente…Insomma, io voglio capire come ci si sente nell’essere la Luce!”
“Ma tu sei la Luce”, ripetè Dio, sorridendo di nuovo.
“Si, ma voglio scoprire che cosa si prova!” 
piagnucolò la Piccola Anima.
“Eh, già” ammise il Creatore nascondendo a malapena una risatina,
“avrei dovuto immaginarmelo. Hai sempre avuto un grande spirito d’avventura.”
Poi cambiò espressione. 
“Però, però… C’è un problemino..
“Di che si tratta?”
“Ebbene, non c’è altro che Luce. Vedi io ho creato solo ciò che sei e, di conseguenza, non posso suggerirti nulla per sentire Chi Sei, perchè non c’è niente che tu non sia.”
“Ehh?” balbettò la Piccola Anima
che a quel punto faceva fatica a seguirlo.
“Mettiamola in questo modo”, spiegò Dio
“Tu sei come una candela nel Sole. Oh, esisti, indubbiamente. In mezzo a milioni di miliardi di altre candele che tutte insieme lo rendono ciò che è. E il sole non sarebbe il Sole senza di te. Senza una delle sue fiammelle rimarrebbe una semplice stella…perche’ non risulterebbe altrettanto splendente. E, dunque, la domanda è questa: 
Come fare a riconoscersi nella Luce quando se ne è circondati ?”
Ehi”, protestò la Piccola Anima, “il Creatore sei tu. Escogita una soluzione !”
Lui sorrise di nuovo. “L’ho già trovata”, affermo’.
“Dal momento che non riesci a vederti come Luce quando sei dentro la luce, verrai sommerso dalle tenebre.”
“E che cosa sarebbero queste tenebre”
“Sono ciò che tu non sei” fu la Sua risposta.
“Mi faranno paura?”
“Solo se sceglierai di lasciarti intimorire”, lo tranquillizzò Dio.
“In effetti, non esiste nulla di cui avere paura, a meno che non sia tu a decidere altrimenti. Vedi, siamo noi a inventarci tutto. A lavorare di fantasia.”
“Ah, se è così…” fece un sospiro di sollievo la Piccola Anima.
Poi Dio proseguì spiegando che si arriva alla percezione delle cose quando ci appare il loro esatto opposto.
“E questa è una vera benedizione”, affermò, 
“perchè, se così non fosse, tu non riusciresti a distinguerle. Non capiresti che cos’è il Caldo senza il Freddo, ne’ che cos’è Su se non ci fosse Giù, ne’ Veloce senza Lento. Non sapresti che cos’è la Destra in mancanza della Sinistra, e neppure che cosa sono Qui e Adesso, se non ci fossero La’ e Poi.
Perciò quando le tenebre saranno ovunque,
non dovrai agitare i pugni e maledirle. 
Sii piuttosto un fulgore nel buio e non farti prendere dalla collera. Allora saprai Chi Sei in Realtà, e anche tutti gli altri lo sapranno. Fa’ che la tua Luce risplenda al punto da mostrare a chiunque quanto sei speciale!”
“Intendi dire che non é sbagliato fare in modo che gli altricapiscano il mio valore?” chiese la Piccola Anima.
“Ma naturalmente!” ridacchiò Dio.
“E’ sicuramente un bene! Tutti sono speciali, ognuno a modo proprio! Tuttavia, molti lo hanno dimenticato. Capiranno che è buona cosa esserlo nel momento in cui lo comprenderai tu.”
“Davvero?” esclamò la Piccola Anima danzando, 
saltellando e ridendo di gioia.
“Posso essere speciale quanto voglio?”
“Oh, si, e puoi iniziare fin da ora”, rispose il Creatore
che danzava, saltellava e rideva a Sua volta.
“In che modo ti va di esserlo?”
“In che modo? Non capisco.”
“Beh”, suggerì Dio, “essere la Luce non ha altri significati,
ma l’essere speciali può essere interpretato in vari modi.
Lo si è quando si è teneri, o quando si è gentili, o creativi.
E ancora, si è speciali quando ci si dimostra pazienti.
Ti vengono in mente altri esempi?”
La Piccola Anima rimase seduta per qualche istante a riflettere.
“Ne ho trovati un sacco!” esclamo’ infine.
“Rendersi utili, e condividere le esperienze, e comportarsi 
da buoni amici. Essere premurosi nei confronti del prossimo.
Ecco, questi sono modi per essere speciali!”.
“Si!” ammise Dio, “e tu puoi sceglierli tutti, o trovare qualsiasi 
altro modo per essere speciale che ti vada a genio, in ogni momento. Ecco che cosa significa essere la Luce.”
“So cosa voglio essere, io so cosa voglio essere!” annunciò la Piccola Anima sprizzando felicità da tutti i pori.
"E ho deciso che sceglierò quella parte che viene chiamata indulgenza. Non è forse speciale essere indulgenti?"
Oh, certo”, assicurò Dio. “E’ molto speciale.”
“Va bene, è proprio quello che voglio essere.Voglio saper perdonare. Voglio Fare Esperienza in questo modo.”
“C’è una cosa però che dovresti sapere.”
La Piccola Anima fu quasi sul punto di perdere la pazienza.
Sembrava ci fosse sempre qualche complicazione.
“Che c’è ancora?” ribattè con un sospiro.
“Non c’è nessuno da perdonare”, disse Dio.
“Nessuno?” Era difficile credere a ciò che aveva appena udito.
“Nessuno”, ripetè il Creatore. “Tutto ciò che ho creato è perfetto. Non esiste anima che sia meno perfetta di te. Guardati attorno.”
Solo allora la Piccola Anima si rese conto che si era radunata 
una grande folla. Tanti altri suoni simili erano arrivati da ogni angolo del Regno perchè si era sparsa la voce di quella straordinaria conversazione con Dio e tutti volevano ascoltare.
Osservando le innumerevoli altre anime radunate li’ intorno,
non potè fare a meno di dare ragione al Creatore.
Nessuna appariva meno meravigliosa, meno magnifica o meno perfetta.
Tale era il prodigio di quello spettacolo, e tanta era la Luce che si sprigionava tutt’attorno, che la Piccola Anima riusciva a malapena a tenere lo sguardo fisso sulla moltitudine.
“Chi, dunque, dovrebbe essere perdonato?” tornò alla carica Dio.
“Accidenti, mi sa proprio che non mi divertirò! Mi sarebbe tanto piaciuto essere Colui Che Perdona. Volevo sapere come ci si sente a essere speciali in quel senso.”
La Piccola Anima capì, in quel momento, che cosa si prova
a essere tristi.
Ma un’Anima Amica si fece avanti tra la folla e disse:
“Non te la prendere, io ti aiuterò.”
“Dici davvero? Ma che cosa puoi fare?”
“Ecco, posso offrirti qualcuno da perdonare!”
“Tu puoi…”
“Certo! Posso venire nella tua prossima vita e fare qualcosa che ti consentirà di dimostrare la tua indulgenza.”
“Ma perchè? Per quale motivo?” chiese la Piccola Anima.
“Sei un Essere di suprema perfezione! Puoi vibrare a una velocità così grande da creare una Luce tanto splendente da impedirmi quasi di guardarti!"
"Che cosa mai potrebbe indurti a rallentare le tue vibrazioni
fino a offuscarla? Che cosa potrebbe spingere te che sei  in grado di danzare in cima alle stelle e viaggiare per il Regno alla velocità del pensiero a calarti nella mia vita e divenire tanto pesante da compiere questo atto malvagio?”
“E’ semplice”, spiegò l’Anima Amica, perchè ti voglio bene.”
Sentendo quella risposta, lo stupore invase la Piccola Anima.
“Non essere tanto meravigliato, Piccola Anima. Tu hai fatto lo stesso per me. Davvero non ricordi?
Oh, abbiamo danzato insieme molte volte, tu e io.
Nel corso di tutte le età del mondo e di ogni periodo storico,
abbiamo ballato. 
Abbiamo giocato per tutto l’arco del tempo e in molti luoghi.
Solo che non te ne rammenti.
Entrambi siamo stati Tutto. Siamo stati Su e Giu’,
la Sinistra e la Destra, il Qui e il La’, l’Adesso e il Poi;
e anche maschio e femmina, bene e male:
siamo ambedue stati la vittima e l’oppressore.
Ci siamo incontrati spesso, tu e io, in passato; e ognuno ha offerto all’altro l’esatta e perfetta opportunità di Esprimersi e di Fare Esperienza di Ciò che Siamo in Realtà.”
“E quindi”, continuò a spiegare l’Anima Amica,
“io verrò nella tua prossima vita e, questa volta, Commenterò nei tuoi confronti qualcosa di veramente terribile, e allora riuscirai a provare come ci si sente nei panni di Colui Che Perdona”.
“Ma che cosa farai”, domandò la Piccola Anima,
leggermente a disagio, “da risultare tanto tremendo?” 
“Oh”, rispose l’Anima Amica strizzando l’occhio,
“ci faremo venire qualche bella idea”.
Poi soggiunse a voce bassa:
“Sai, tu hai ragione riguardo a una cosa”.
“E quale sarebbe?”
“Dovrò diminuire alquanto le mie vibrazioni, e aumentare
a dismisura il mio peso per commettere questa brutta cosa.
Mi toccherà fingere di essere ciò che non sono.
E quindi, ti chiedo in cambio un favore.”
“Oh, qualsiasi cosa, qualsiasi cosa!” gridò la Piccola Anima,
che intanto ballava e cantava.
“Riuscirò a perdonare, riuscirò a perdonare!”
Poi si rese conto del silenzio dell’Anima Amica e allora chiese:
“Che cosa posso fare per te? Sei davvero un angelo, sei così disponibile ad accontentarmi!”
“E’ naturale che sia un angelo!” li interruppe Dio.
“Ognuno di voi lo e’! E rammentatelo sempre: 
Io vi ho mandato solo angeli.”
A quel punto la Piccola Anima sentì ancora più forte il desiderio di esaudire la richiesta e chiese di nuovo:
“Che cosa posso fare per te?”
“Quando ti colpirò e ti maltratterò, nell’attimo in cui commetterò la cosa peggiore che tu possa immaginare,
in quello stesso istante …”
“Si? Si…”
Dovrai rammentare Chi Sono in Realtà”, concluse l’Anima Amica gravemente.
“Oh, ma lo farò!” esclamò la Piccola Anima, “lo prometto! Ti ricorderò sempre così come sei qui, in questo momento!”
“Bene”, commentò l’Anima Amica, “perchè, vedi, dopo che 
avrò finto con tanta fatica, avrò dimenticato chi sono. E se non mi ricorderai per come sono, potrei non rammentarmelo
per un sacco di tempo. Se mi scordassi Chi Sono, tu potresti addirittura dimenticare Chi Sei, e saremo perduti entrambi.
E allora avremmo bisogno di un’altra anima che venisse
in nostro soccorso per rammentarci Chi Siamo.”
“No, questo non accadrà!” promise la Piccola Anima.
“Io ti ricorderò! E ti ringrazierò per avermi fatto questo dono: l’opportunità di provare Chi Sono.”
Quindi, l’accordo fu fatto. 
E la Piccola Anima andò verso una nuova vita,
felice di essere la Luce e raggiante per la parte 
che aveva conquistato, la Capacità di Perdonare.
Attese con ansia ogni momento in cui avrebbe potuto fare
questa esperienza per ringraziare l’anima che 
con il suo amore l’aveva resa possibile.
E in tutti gli istanti di quella nuova vita,
ogni qualvolta compariva una nuova anima a portare
gioia o tristezza –specialmente tristezza-
ricordava quello che aveva detto Dio.
“Rammentatelo sempre”,
aveva affermato con un sorriso,
Io vi ho mandato solo angeli.

Di Neale Donald Walsch

Neale Donald Walsch è un messaggero spirituale dei nostri giorni le cui parole continuano a toccare il mondo in maniera molto profonda. Vive ad Ashland nell'Oregon (USA) con la moglie Nancy assieme alla quale ha fondato Conversations with God Foundation, un'organizzazione non-profit il cui scopo è diffondere il messaggio di pace e serenità contenuto nei suoi scritti.