martedì 22 gennaio 2019

La vera storia della leggenda del filo rosso che unisce le anime gemelle



La leggenda del filo rosso


E’ un’antica credenza orientale che racconta come due anime gemelle siano legate contro ogni legge naturale da un sottilissimo filo.

C’è chi dice che il filo sia legato al mignolo della mano sinistra chi dice che sia legato alle caviglie.
Resta il fatto che il filo rosso del destino unisce in maniera magica ed indissolubile due persone, non conta l’età e la sua differenza, il ceto sociale, il colore della pelle o la nazione di appartenenza, è un legame che va oltre la cognizione umana.

I tempi

Il filo rosso alcune volte può essere estremamente lungo motivo per il quale alcune volte si intreccia e poi si annoda compromettendo un rapporto, rendendolo più difficile.

Ma due anime che sono unite da esso sono destinate a congiungersi prima o poi, in un modo o nell’altro il nodo del filo si scioglierà. Il legame diventerà più forte, più vivo, più autentico e durerà per sempre.

Nota: Non fate mai l’errore di decidere al posto del destino. Il filo rosso è invisibile, tu non puoi sapere a chi sei legato/a. Solo il tempo lo dirà, non puntare e non contare sopra colui o colei che molto probabilmente non è la tua anima gemella.

Unmei no akai ito (la leggenda del filo rosso del destino)

E’ probabilmente la più conosciuta di tutte le leggende giapponesi, anche se in realtà la storia nasce in Cina, durante il periodo della dinastia Tang,  618 al 907 d.C.

Secondo questa leggenda un’uomo chiamato Wei, desiderava con tutte le forze una sposa per poter creare una famiglia.
Purtroppo non riusciva a trovare la moglie idele (la sua anima gemella).

Il Destino volle che un giorno si ritrovò nella città di Song, dove conobbe un tale che si offrì di presentargli la figlia del locale governatore, bella e sicuramente un buon partito per lui.
Ne avrebbe parlato col padre e gli avrebbe fatto sapere la risposta.

I due si diedero appuntamento al mattino seguente, ma Wei non riuscì a dormire per tutta la notte e già all’alba si presentò al luogo dell’incontro.

Qui incontrò un vecchio, che leggeva un libro scritto con caratteri incomprensibili.

Wei gli chiese in quale lingua fosse scritto
“Proviene dall’Aldilà”, disse il vecchio
“Di solito a quest’ora non c’è nessuno in giro, tranne quelli come me. Noi che veniamo dall’altro mondo   e siamo incaricati di occuparci degli uomini, lo facciamo all’alba”
“Di cosa ti occupi?”, chiese un po’ preoccupato il giovane.
“Di matrimoni”.
Una luce abbagliante si accese sul volto di Wei. “Da quando sono bambino cerco una compagna, il mio più grande desiderio è quello di metter su famiglia. Cerco la mia compagna da 10 anni, potrebbe essere la figlia del governatore. È lei? Ti prego, dimmelo”.
“No, non è lei. Tua moglie attualmente ha solo 3 anni, quando ne avrà 17 la sposerai”.

Poi il vecchio uomo raccontò al giovane Wei cosa conteneva il sacco che aveva accanto, gli disse che conteneva Il filo rosso del destino per legare mariti e mogli.

Il filo non si può vedere, ma consente a due persone di essere legati per sempre. Spezzarlo o tagliarlo è impossibile.
Alle domande insistenti di Wei, il vecchio poi rispose:

“La tua sposa è la figlia della vecchia Chen, che ha un banco al mercato”.
In effetti Chen, molto anziana e cieca da un occhio, sedeva presso il suo banchetto con una bimba aggrappata al collo.
“Porterà onori e ricchezze alla tua famiglia”, aggiunse il vecchio che poi si dileguò.

Il tentato omicidio
Il giovane Wei, ci rimase malissimo, non poteva affatto credere che quella piccola bambina, sporca e malridotta, sarebbe potuta diventare sua moglie.

Fu così che in seguito Wei ordinò ad un suo servo  di ucciderla ma il servitore fallì,  non riuscì a colpire la bimba al cuore perché si voltò di scatto, ferendola solo tra gli occhi. In ogni caso credette comunque di averla uccisa.

Negli anni seguenti Wei continuò a cercar moglie senza successo. Si dimenticò di quella vecchia storia fino a quando non strinse rapporti con il governatore di Shiangzhou, che gli offrì in sposa la figlia di 17 anni.

Erano passati ben 14 anni dall’incontro col vecchio misterioso. La ragazza era bellissima, devota e portava sempre sulla fronte una piccola pezza da cui non si separava mai.

Wei un giorno le chiese perché: “Non sono la figlia del governatore, ma sua nipote”
In lacrime la giovane gli disse: “Mio padre era governatore a Song, morì insieme a mia madre e a mio fratello quando avevo tre anni.
Fui cresciuta dalla mia governante, si chiamava Chen, ed un giorno un pazzo tentò di uccidermi al mercato, provocandomi questa cicatrice.
Qualche anno dopo mio zio mi prese con sé”.

Wei di colpo capì che quel misterioso vecchio aveva ragione e che la leggenda del filo rosso era autentica.
Commosso e pentito, confessò alla moglie che era stato lui a ordinare di ucciderla e le raccontò tutta la storia. I due si amarono per sempre e diedero al mondo un figlio che colmò la loro felicità.

Questa è la leggenda del filo rosso del destino che lega per sempre le anime gemelle , condividi questa storia romantica solo con le persone che ami.



FONTE: BorderlineZ

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