Un giorno un uomo ricco consegnò un cesto di spazzatura ad un uomo povero. L’uomo povero gli sorrise e se ne andò col cesto, poi lo svuotò, lo lavò e lo riempì di fiori bellissimi. Ritornò dall’uomo ricco e glielo diede. L’uomo ricco si stupì e gli disse: «Perché mi hai donato fiori bellissimi se io ti ho dato la spazzatura?». E l’uomo povero disse: «Ogni persona dà ciò che ha nel cuore».
mercoledì 30 gennaio 2019
La cornacchia vanitosa
C’era una volta una cornacchia che si era stancata delle sue penne dai colori modesti.
Ne desiderava altre, più belle e appariscenti.
Ogni tanto si lamentava con le sue amiche cornacchie dell’abito scuro che indossava tutti i giorni e sognava di indossarne uno colorato ed elegante, in modo che tutti si voltassero ad ammirarla.
Un giorno trovò per terra alcune penne di pavone dai colori splendenti, li raccolse e se ne adornò: contenta di averle trovate, si mise in mostra.
Incontrò alcune delle sue amiche e, con grande vanità, passò in mezzo a loro: alcune risero, ma lei le disprezzava perché non capivano la sua bellezza.
Fu così che perse l’amicizia delle sue compagne, ma la cornacchia vanitosa era talmente presa dal suo nuovo vestito che non gliene importò.
Andò allora tra i pavoni, sperando di essere accolta come una di loro.
Purtroppo la derisero tutti in coro e non la accolsero nel loro gruppo, perché era mezza cornacchia e mezzo pavone.
Sconsolata decise di tornare dalle compagne di sempre, ma queste la cacciarono intimandole di tornare con i pavoni e di non farsi più vedere.
Così la cornacchia dalle penne di pavone restò sola con la sua vanità.
dal Web
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